Da piccola scrivevo storie su mondi immaginari. La penna, mossa dalla mano di una me bambina, costruiva città, disegnava rotte e dava voce a persone che esistevano solo nella mia mente. Da adulta ho deciso di mettere la mia immaginazione al servizio della realtà. La tastiera si muove sotto le mie dita, descrivendo e spiegando il mondo, reale e digitale, di cui sono parte e che è parte di me.